Ciao Santiago, e buon 2023!
Premesso che la materia dell’argomento da te posto in
discussione e’ tra le piu’ spinose, la FIDE non sta a mio
parere fornendo una grande immagine di se’ in quanto
a gestione della stessa.
D’altronde non si puo’ pretendere granche’ da una federazione
che – lo ricordo a mo’ di esempio - recentemente ha nominato
Ivan Cheparinov come membro della Athletes Commission!
Come noto, Cheparinov e’ il giocatore bulgaro che in barba alle
norme si rifiuto’ di stringere la mano a Nigel Short in occasione
di una loro partita al Corus 2008. Se pensiamo che la citata
commissione, creata dalla FIDE nel 2020 e avviata a marzo del
2021, ha tra i propri scopi quello di “salvaguardare la credibilita’
dello sport” viene da ridere! Ma, come precisato, quello di
Cheparinov e’ solo un esempio. Potrei infatti menzionare diversi
altri nomi discutibili nonche’ diverse altre situazioni controverse
(anche di passate dirigenze della FIDE).
Per quanto riguarda strettamente l’argomento da te messo sul
piatto, posso dire che personalmente non mi piace proprio questa
storia degli scacchisti di alcuni Paesi che si rifiutano di giocare
con scacchisti di determinati altri Paesi.
E non mi piace che l’organo mondiale non intervenga in merito,
oltretutto dando a volte quasi l’impressione di appoggiare tali
comportamenti.
Stando a cio’ che ho letto in un paio di articoli pubblicati ieri su
siti tedeschi, ci sono alcuni fatti che fanno sorgere qualche
perplessita’ sull’operato della FIDE.
L’ultimo della serie e’ che non risultano forme di sostegno
alla giocatrice iraniana Sara Khadem, fuggita in Spagna dopo
aver gareggiato senza l’hijab ai recenti Mondiali Rapid & Blitz
in segno di protesta contro la repressione del governo del
suo Paese nei confronti della popolazione in manifestazione
(vedasi il mio topic “Podcast FIDE sull'International Arbiter
iraniana Shohreh Bayat” postato un paio di mesi fa qui su IHS
[ https://groups.google.com/g/it.hobby.scacchi/c/RX3048EM5nM ]).
Prima della Khadem era stata l’arbitro Shohreh Bayat ad aver
avuto lo stesso tipo di percorso (Shohreh e’ attualmente
rifugiata in Inghilterra) (vedasi citato topic).
Dopo il Mondiale 960 di fine ottobre, Shohreh non e’ piu’
stata impiegata dalla FIDE (vedasi citato topic).
Al contrario, un arbitro maschio iraniano (a mio parere non
particolarmente brillante nel suo operato, ma magari ne
parlero’ a parte) e’ stato messo dalla FIDE come Capo Arbitro
ai recenti Mondiali Rapid & Blitz, e, stando a uno dei due
articoli, cio’ potrebbe dipendere dal fatto che il presidente
della FIDE e’ russo e l’Iran e’ uno dei pochi Paesi dalla parte
della Russia nel conflitto russo-ucraino (viene citata la Bayat,
che afferma che il governo iraniano fornisce a Mosca droni
da sparare contro gli ucraini).
All’unico della FIDE espostosi negli ultimi anni a tutela della
Bayat e della Khadem, vale a dire Nigel Short, e’ stato ora
purtroppo messo un bel bavaglio dalla stessa FIDE.
Tornando alla Bayat, c’e’ anche da sottolineare che nell’ultima
riorganizzazione delle commissioni FIDE le e’ stato tolto il
posto nella Commissione Arbitri. Le e’ stato offerto un posto
nella Commissione donne ma dato che segretaria di tale
commissione e’ una iraniana subordinata al regime iraniano,
nonche’ Vice Presidente e Delegata FIDE della federazione
scacchistica iraniana, Shohreh ha rifiutato.
Secondo la Bayat, Dvorkovich dopo la sua rielezione in agosto si
e’ di nuovo orientato verso gli interessi russi e sara’ difficile che la
questione iraniana sara’ ancora all’ordine del giorno della FIDE e
che le minacciate sanzioni [dicembre 2020, https://bit.ly/3Cjspdc ]
saranno attuate.
Il caso Iran, dice Shohreh, spetterebbe al Consiglio della FIDE
ma in ogni caso non avverra' prima del prossimo aprile e a quel
punto tutto sara’ dimenticato.
Io mi auguro invece che non sara' dimenticato e che la FIDE lo
voglia, e lo sappia, affrontare.