Discussione:
Un aiuto su come studiare le aperture
(troppo vecchio per rispondere)
Graziano
2010-02-11 23:30:07 UTC
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Immagino non sia facile dare un consiglio in quanto studiarle tutte è
impossibile scegliere "le più diffuse" penso sia troppo generico e
personale, tuttavia se qualcuno se la sente di darmi qualche idea gliene
sono molto grato.
Come testo al momento ho il vecchissimo Porreca. Il Fritz penso possa essere
utile perchè col suo database di partite può aiutare a scegliere le partite
che "contengono" le varianti delle aperture che si sceglie di approfondire.
Mi chiedo se esiste qualche altro software o qualche altro testo che possa
valer la pena. Grazie, saluti.
G
Gajardo
2010-02-12 07:51:12 UTC
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On 12 Feb, 00:30, "Graziano" <***@libero.it> wrote:
Il Fritz penso possa essere
Post by Graziano
utile perchè col suo database di partite può aiutare a scegliere le partite
che "contengono" le varianti delle aperture che si sceglie di approfondire.
G
Beh, ci sono mille modi per studiare un'apertura, ma dipende da quanto
tempo hai a disposizione.

Un metodo semplice che io utilizzo per "indagare" qualche variante è
aprire Rybka (ma penso anche Fritz vada bene), caricare il libro di
aperture e scorrere le varianti.

In questo modo si riesce velocemente a vedere tante varianti nuove,
scoprire quali sono le mosse più giocate e con che performance, ecc.
Se poi ci aggiungi anche il motore che analizza, puoi anche avere il
parere di un forte giocatore su qualsiasi mossa...

Gajardo
Pal
2010-02-13 14:28:00 UTC
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Post by Graziano
Immagino non sia facile dare un consiglio in quanto studiarle tutte è
impossibile scegliere "le più diffuse" penso sia troppo generico e
personale, tuttavia se qualcuno se la sente di darmi qualche idea gliene
sono molto grato.
Il difficile non è come studiare un'apertura (ci sono centinaia di libri o
software a disposizione) ma cosa giocare se hai dimenticato la mossa
migliore del libro o cosa rispondere se l'avversario gioca una mossa che non
hai studiato e ti assicuro che capita ad ogni partita a tutti i livelli o
quasi . Altro problema è scegliere l'apertura o la difesa "giusta" in base
al tuo stile di gioco. Molti anni fa comprai il manuale di Gabor Kallai che
ricordo era abbastanza agile e completo , forse ti potrebbe aiutare almeno
nella selezione degli impianti e delle idee principali. Però non so se è
aggiornato e se oggi c'è di meglio. Eviteri comunque di ingolfarsi la testa
con milioni di varianti ... che non giocherai mai.
Ciao
Paolo
yamabushitriste
2010-02-13 15:50:54 UTC
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Post by Pal
Il difficile non è come studiare un'apertura (ci sono centinaia di libri
o software a disposizione) ma cosa giocare se hai dimenticato la mossa
migliore del libro o cosa rispondere se l'avversario gioca una mossa che
non hai studiato e ti assicuro che capita ad ogni partita a tutti i
livelli o quasi .
c'e' anche un altro tipo di difficolta': quando ti ricordi benissimo la
mossa del libro, ma li' sulla scacchiera, in partita reale, non solo non
capisci perche' mai debba essere tanto buona ma ti fa pure un po'
schifetto.
Alla fine devi scegliere tra quello che ti dice la memoria e quello che
ti dice il cervello. E anche questo pare accadere a tutti i livelli.
Kasimdzhanov cita nel suo dvd sull'est-indiana un caso in cui
l'avversario era certo una certa mossa fose stata giocata da Botvinnik,
non era molto convinto della forza della mossa ma... "se l'aveva giocata
Botvinnik non puo' essere cattiva" e quindi la gioco'.
Venne massacrato, e in analisi non trovarono particolari miglioramenti,
per cui se ne dovette dedurre che anche se l'aveva giocata Botvinnik,
forse, non era granche'.
Pal
2010-02-13 19:34:14 UTC
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" >
Post by yamabushitriste
c'e' anche un altro tipo di difficolta': quando ti ricordi benissimo la
mossa del libro, ma li' sulla scacchiera, in partita reale, non solo non
capisci perche' mai debba essere tanto buona ma ti fa pure un po'
schifetto.
Già , soprattutto se dopo quella del libro non ti ricordi le successive
oppure non sai come controbattere alla evidente e buona risposta
dell'avversario.
Mi hanno sempre detto , quando facevo tornei (una vita fa ) che bisognava
capire lo spirito dell'apertura e non imparare le mosse meccanicamente .
Diciamo che conl tempo ho capito che ci vuole l'uno e l'altro per non fare
una brutta fine.
Post by yamabushitriste
Alla fine devi scegliere tra quello che ti dice la memoria e quello che
ti dice il cervello. E anche questo pare accadere a tutti i livelli.
Kasimdzhanov cita nel suo dvd sull'est-indiana un caso in cui
l'avversario era certo una certa mossa fose stata giocata da Botvinnik,
non era molto convinto della forza della mossa ma... "se l'aveva giocata
Botvinnik non puo' essere cattiva" e quindi la gioco'.
Venne massacrato, e in analisi non trovarono particolari miglioramenti,
per cui se ne dovette dedurre che anche se l'aveva giocata Botvinnik,
forse, non era granche'.
Ed anche Petrosian cita vari esempi in cui da giovane seguiva acriticamente
i consigli dei maestri (i famosi punti esclamativi che aborriva) per poi
vedersi
massacrare da un "pinco pallino" qualsiasi.
Sai , questi insegnamenti mi vengono in mente quando ancora oggi nel mio
lavoro cerco di passare al vaglio critico ogni decisione assunta da altri
(anche dalla Cassazione)
per capire fino in fondo le ragioni di certe scelte. Ma gli scacchi sono
molto più complessi del mio lavoro....
Ciao!
Paolo
Nessuno
2010-02-13 21:15:11 UTC
Permalink
Post by Graziano
Immagino non sia facile dare un consiglio in quanto studiarle tutte è
impossibile scegliere "le più diffuse" penso sia troppo generico e
personale, tuttavia se qualcuno se la sente di darmi qualche idea gliene
sono molto grato.
Come testo al momento ho il vecchissimo Porreca. Il Fritz penso possa essere
utile perchè col suo database di partite può aiutare a scegliere le partite
che "contengono" le varianti delle aperture che si sceglie di approfondire.
Mi chiedo se esiste qualche altro software o qualche altro testo che possa
valer la pena. Grazie, saluti.
G
Ho sentito e letto questa domanda tante volte ma credo che nessuno sia
mai riuscito a dare una risposta esauriente perchè probabilmente è
molto difficile spiegare "come studiare le aperture". Io me lo chiedo
da una vita ma non l'ho ancora capito, va bene che questo argomento
per me è la parte più arida degli scacchi, ma forse solo perchè non la
capisco. Anche io possiedo il Porreca e anche il Kallai, più alcuni
libri di Ponzetto su est-indiana, benoni e benko e uno di Gligoric su
Nimzo-indiana. Il Porreca è vecchiotto, il Kallai più moderno ma il
problema non è il fatto che le varianti siano sorpassate o meno, ma il
capire perchè si giocano (o si giocavano) quelle mosse e poi
ricordarle, per me è impossibile ricordare a memoria una sfilza di
varianti se prima non capisco il significato delle mosse, in parte i
libri di Ponzetto chiariscono le idee che ci sono dietro le aperture
ma anche così non è facile ricordare le sequenze delle mosse, e poi se
l'avversario fa una mossa che non è menzionata che fai?
Ultimamente ci sono i tre libri di Watson " Nuovo manuale ragionato
delle aperture" che però non conosco e "Capire le aperture" volumi o
dvd di Djuric-Komarov-Pantaleoni dei quali ho sentito parlare bene ma
che non possiedo.
Credo che questi problemi siano stati (e siano ancora) comuni a tutti
e più basso è il livello di gioco peggio stiamo, perchè ovviamente il
livello di comprensione è più basso.
Il modo migliore sarebbe quello di avere un buon insegnante che sia in
grado di spiegare perchè sono nate e a cosa servono le varie linee di
gioco e che magari sia capace di indirizzarci sul tipo di apertura più
congeniale al nostro stile, ma quanti di noi possono averlo?
Dopo aver riletto tutto mi pare di aver scritto molto ma con scarso
risultato, ma in fondo mi trovo nelle stesse tue condizioni : " come
si studiano le aperture?"

Ciao
P.L.
Graziano
2010-02-16 08:26:14 UTC
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Post by Graziano
Immagino non sia facile dare un consiglio in quanto studiarle tutte è
impossibile scegliere "le più diffuse" penso sia troppo generico e
personale, tuttavia se qualcuno se la sente di darmi qualche idea gliene
sono molto grato.
Come testo al momento ho il vecchissimo Porreca. Il Fritz penso possa essere
utile perchè col suo database di partite può aiutare a scegliere le partite
che "contengono" le varianti delle aperture che si sceglie di
approfondire.
Mi chiedo se esiste qualche altro software o qualche altro testo che possa
valer la pena. Grazie, saluti.
G
Ho sentito e letto questa domanda tante volte ma credo che nessuno sia
mai riuscito a dare una risposta esauriente perchè probabilmente è
molto difficile spiegare "come studiare le aperture". Io me lo chiedo
da una vita ma non l'ho ancora capito, va bene che questo argomento
per me è la parte più arida degli scacchi, ma forse solo perchè non la
capisco. Anche io possiedo il Porreca e anche il Kallai, più alcuni
libri di Ponzetto su est-indiana, benoni e benko e uno di Gligoric su
Nimzo-indiana. Il Porreca è vecchiotto, il Kallai più moderno ma il
problema non è il fatto che le varianti siano sorpassate o meno, ma il
capire perchè si giocano (o si giocavano) quelle mosse e poi
ricordarle, per me è impossibile ricordare a memoria una sfilza di
varianti se prima non capisco il significato delle mosse, in parte i
libri di Ponzetto chiariscono le idee che ci sono dietro le aperture
ma anche così non è facile ricordare le sequenze delle mosse, e poi se
l'avversario fa una mossa che non è menzionata che fai?
Ultimamente ci sono i tre libri di Watson " Nuovo manuale ragionato
delle aperture" che però non conosco e "Capire le aperture" volumi o
dvd di Djuric-Komarov-Pantaleoni dei quali ho sentito parlare bene ma
che non possiedo.
Credo che questi problemi siano stati (e siano ancora) comuni a tutti
e più basso è il livello di gioco peggio stiamo, perchè ovviamente il
livello di comprensione è più basso.
Il modo migliore sarebbe quello di avere un buon insegnante che sia in
grado di spiegare perchè sono nate e a cosa servono le varie linee di
gioco e che magari sia capace di indirizzarci sul tipo di apertura più
congeniale al nostro stile, ma quanti di noi possono averlo?
Dopo aver riletto tutto mi pare di aver scritto molto ma con scarso
risultato, ma in fondo mi trovo nelle stesse tue condizioni : " come
si studiano le aperture?"

Ciao
P.L.



prima di tutto grazie a tutti per i vs. contributi
premetto che per un po' di tempo ho avuto un maestro che mi ha sempre
sconsigliato di perdere tempo con le aperutre più o meno per gli stessi
motivi che voi avete esposto, ciò nonostante credo che troverò un modo di
fare il minimo indispensabile senza perderci troppo tempo. Lo studio delle
aperture ti da sempre l'impressione, come avete detto voi, di fare un lavoro
"teorico" e ben lontano dalla realtà delle partite. Vedo che anche i nuovi
software disponibili (manco dal mondo degli scacchi da molto tempo) forse ti
semplificano un po' il lavoro ma non cambiano la realtà delle cose.
Grazie ancora a tutti
G
Andrea Vinzoni
2010-02-16 16:42:26 UTC
Permalink
Post by Graziano
Lo studio delle
aperture ti da sempre l'impressione, come avete detto voi, di fare un lavoro
"teorico" e ben lontano dalla realtà delle partite.
Allora credo ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nel metodo,
allora. Lo studio delle aperture se
ha un difetto a me pare possa essere il rischio di instillare la falsa
e assai pericolosa sensazione che a scacchi l'apertura sia tutto,
dunque il problema opposto a quello da te paventato.

Non mi sembra poi cosi` difficile individuare un metodo vicino alla
realta` delle partita
alla realta` delle partite.

Esempio: voglio imparare la spagnola di nero.

Panoramica di tutte le principali varianti e difese a disposizione dei
due colori

Scelta. Selezione delle linee che intendo giocare col nero. Un minimo
di approfondimento non guasta. Evitare se
possibile la cazzata classica #1: scartare una linea perche` molto
teorizzata.

Scrivo io un libro dal titolo 'Beating the Spanish' (Qui forse mi sono
fatto prendere un po' la mano,
a me pero` risulta utile mettere nero su bianco qualche appunto sia
per futura consultazione sia per capire meglio
quello che ho veramente capito, non so se mi sono capito).

Label GameLoop.

Gioco. Se l'altro fa 1.e4 faccio 1.e5 dopo lui fa 2.Cf3 e io,
preparatissimo, 2.. Cc6. Lui: 3.Ac4, il figlio di puttana!
Calma, non demordiamo! Porto a casa il sacrificio in f7 e ne faccio
un'altra. Prima o poi un gonzo caschera` nella mia
preparazione e fara` 3. Ab5. Ahahah! Qualcosa poi va storto e mi
tritura.

Qui bisogna evitare la cazzata classica #2: "questa apertura non si
confa` al mio stile di gioco".

Mi si consenta una piccola digressione sulla questione dello stile. A
livelli di gioco men che eccelsi i giocatori si dividono abbastanza
equamente tra gli stili "non vedo un doppio manco in 3D" e "non ho la
minima idea di dove mettere i pezzi".

Esistono, e` vero, giocatori "all-round", abili a combinare i due
approcci, ma questo non invalida
la nostra classificazione. Lo stato di fatto e` che la teoria delle
aperture ha colpevolmente poco da offrire
agli uni e agli altri.

Apriamo ora il database e riproduciamo con cautela la partita. A un
certo punto metti che notiamo
che alla settima mossa Tal, Spassky, Larsen, Miles, Leko, Vancini e
Astengo (Corrado e Marcello) trovatisi nella
nostra medesima situazione hanno tutti bellamente trascurato l'attacco
al pedone che invece ci siamo pavidamente
affrettati a iperproteggere.

Potremmo avere ragione voi, ma e` prudente ipotizzare il contrario,
non si sa mai.

Giunti a questo punto bisogna anzitutto scansare la cazzata classica
#3: "Ah, beh, e` vero, qui devo giocare 7.. Ne4, che pirla! (*)".
Eh no, amico mio!
Adesso bisogna capire! Ora, purtroppo, il problema e` che piu` siamo
scarsi (non sulle aperture, su tutto il resto)
e piu son c...i. A volte ce la faremo da soli, piu` spesso no. In
questo secondo caso dovremo mobilitare tutte le risorse disponibili:
monografie, rybka, youtube, amici, parenti, newsgroup e forum,
tricchettrac e castagnole.

Quando finalmente ci sembra di avere capito non dobbiamo dimenticarci
di aggiornare il capitolo sei di 'Beating the Spanish" con il nuovo
avanzamento teorico.

Goto GameLoop.

Fine. Questo, grosso modo, e` "Il mio sistema"

Prevengo alcune obiezioni:

Obiezione 1: "Non e` cosi` semplice". Lo so ma siete voi i tirchi che
non volete spendere per il maestro.
Obiezione 2: "Non ho tutto questo tempo". Ti piace vincere facile? Vai
di superenalotto.
Obiezione 3: "Tutte banalita`, queste cose le sapevo gia` da me".
Allora non e` cosi` difficile, tutto sommato.

Avrei invece io qualcosa da obiettare in merito alla teoria del "Alla
quindicesima la teoria ne prevede 8 ma mi hanno giocato la nona" ma me
la tengo per il prossimo post che questo mi pare gia` abbastanza
lungo.

Andrea

(*) Se siete lombardi. Se toscani dite pure: "che bischero!"
Alessandro Antonelli
2010-02-16 17:06:26 UTC
Permalink
"Andrea Vinzoni" ha scritto
Post by Andrea Vinzoni
Mi si consenta una piccola digressione sulla questione dello stile. A
livelli di gioco men che eccelsi i giocatori si dividono abbastanza
equamente tra gli stili "non vedo un doppio manco in 3D" e "non ho la
minima idea di dove mettere i pezzi".
Esistono, e` vero, giocatori "all-round", abili a combinare i due
approcci, ma questo non invalida
la nostra classificazione. Lo stato di fatto e` che la teoria delle
aperture ha colpevolmente poco da offrire
agli uni e agli altri.
^__^

All-round! Io sono all-round! Mi piace anche il termine "pippa" ma il tuo
sembra più professionale.

Grazie
Ale
Andrea Vinzoni
2010-02-16 17:18:24 UTC
Permalink
On 16 Feb, 18:06, "Alessandro Antonelli"
Post by Alessandro Antonelli
All-round! Io sono all-round! Mi piace anche il termine "pippa" ma il tuo
sembra più professionale.
Senza contare che "pippa" non sembra molto "politically-correct"

Andrea *diversamente tattico*
Carlo
2010-02-16 19:00:11 UTC
Permalink
Post by Andrea Vinzoni
Senza contare che "pippa" non sembra molto "politically-correct"
Andrea *diversamente tattico*
LOL, 'diversamente tattico' è mitica! te la rubo :-)

ciao
C.
Nessuno
2010-02-16 17:33:22 UTC
Permalink
Post by Andrea Vinzoni
Non mi sembra poi cosi` difficile individuare un metodo vicino alla
realta` delle partita
Esempio: voglio imparare la spagnola di nero.
Panoramica di tutte le principali varianti e difese a disposizione dei
due colori
etc.etc.
Post by Andrea Vinzoni
Giunti a questo punto bisogna anzitutto scansare la cazzata classica
#3: "Ah, beh, e` vero, qui devo giocare 7.. Ne4, che pirla! (*)".
etc.etc.
Post by Andrea Vinzoni
Andrea
(*) Se siete lombardi. Se toscani dite pure: "che bischero!"
Innanzitutto grazie per aver spiegato in parole semplici quello che ho
scritto in modo un po' più contorto.
Chiara anche la subroutine... presumo si chiami ancora così, io mi
sono fermato al Fortran 4 :-)

(*) Un suggerimento per gli abitanti delle altre 18 regioni, dite
pure :"che cog***ne!" così capiranno tutti.

Ciao
P.L.
Luigi Caselli
2010-02-18 12:31:36 UTC
Permalink
Post by Andrea Vinzoni
Esistono, e` vero, giocatori "all-round", abili a combinare i due
approcci
Da ex fanatico pongista che ormai gioca solo d'estate non si dice
"all-around" per parlare di un giocatore che fa di tutto?
Ci sono pure le gomme "all-around" per i difensori che ogni tanto attaccano,
esempio mirabile il coreano Joo Se Hyuk.
Vedi


"All-round" pare uno che non si ritira mai e gioca sempre tutti i turni...
:-)

Luigi Caselli
Andrea Vinzoni
2010-02-18 13:24:40 UTC
Permalink
Post by Luigi Caselli
Post by Andrea Vinzoni
Esistono, e` vero, giocatori "all-round", abili a combinare i due
approcci
Da ex fanatico pongista che ormai gioca solo d'estate non si dice
"all-around" per parlare di un giocatore che fa di tutto?
Sara` senz'altro cosi` (non su wikipedia peraltro), siccome a ping
pong sono
un classico NC (dei nostri, non dei loro) mi arrogo il diritto di
sparare impunemente
qualsiasi craxata.

D'altra parte un mio ex capo mi chiedeva, per iscritto, di sistemare
al volo software difettoso
applicando dei 'work and round', dunque e` normale che su queste
tematiche abbia le idee
un po' confuse.

Altre domande?

Vinzo, rocking around the clock
Luigi Caselli
2010-02-18 13:52:15 UTC
Permalink
Post by Andrea Vinzoni
Post by Luigi Caselli
Post by Andrea Vinzoni
Esistono, e` vero, giocatori "all-round", abili a combinare i due
approcci
Da ex fanatico pongista che ormai gioca solo d'estate non si dice
"all-around" per parlare di un giocatore che fa di tutto?
Sara` senz'altro cosi` (non su wikipedia peraltro), siccome a ping
pong sono un classico NC (dei nostri, non dei loro)
Non fare il modesto, girano voci che giochi il CIS di ping pong e quindi
qualche top spin di diritto in campo li tirerai di sicuro.
Oppure sei un giocatore all-round, all-around e pure work and round?
:-)

Luigi Caselli
Andrea Vinzoni
2010-02-18 15:01:25 UTC
Permalink
Post by Luigi Caselli
Post by Andrea Vinzoni
Post by Luigi Caselli
Post by Andrea Vinzoni
Esistono, e` vero, giocatori "all-round", abili a combinare i due
approcci
Da ex fanatico pongista che ormai gioca solo d'estate non si dice
"all-around" per parlare di un giocatore che fa di tutto?
Sara` senz'altro cosi` (non su wikipedia peraltro), siccome a ping
pong sono un classico NC (dei nostri, non dei loro)
Non fare il modesto, girano voci che giochi il CIS di ping pong e quindi
qualche top spin di diritto in campo li tirerai di sicuro.
Oppure sei un giocatore all-round, all-around e pure work and round?
:-)
Luigi Caselli
Ah, beh, certo, semino il panico in serie D2, traduzione in ponghese
di
'Promozione'. Panico seminato soprattutto tra i miei compagni di
squadra
sostengono i miei detrattori.

Top spin ne tiro diversi e quando finiscono sul tavolo ti assicuro che
sono
punti certi perche` l'avversario non ci puo` credere.

Il mio stile di gioco piu` che all-round e considerato dai tecnici
'bun-no-round'.

Vin-zong
Luigi Caselli
2010-02-18 15:52:11 UTC
Permalink
Post by Andrea Vinzoni
Ah, beh, certo, semino il panico in serie D2, traduzione in ponghese
di 'Promozione'. Panico seminato soprattutto tra i miei compagni di
squadra sostengono i miei detrattori.
Vin-zong
Ehi, ma sul sito dell'Ances non ti trovo, non hanno il coraggio di metterti
nella lista degli atleti?
Vedo Bon-long, Dem-liqin, Ald-lin ma di Vin-zong nella squadra di D2 non c'è
traccia...
:-)

Luigi Caselli

P.S. Salutami Geremia, ho lavorato con lui alla Schering Plough e avrà
sicuramente un ricordo tragicomico di me essendo stato obbligato con la
forza a seguire alcuni miei corsi soporiferi sulla gestione della
manutenzione negli impianti farmaceutici.
Andrea Vinzoni
2010-02-18 16:59:45 UTC
Permalink
Post by Luigi Caselli
Post by Andrea Vinzoni
Ah, beh, certo, semino il panico in serie D2, traduzione in ponghese
di 'Promozione'. Panico seminato soprattutto tra i miei compagni di
squadra sostengono i miei detrattori.
Vin-zong
Ehi, ma sul sito dell'Ances non ti trovo, non hanno il coraggio di metterti
nella lista degli atleti?
No, dovevi cercare sotto la voce 'i nostri fuoriclasse' ;-)
Post by Luigi Caselli
Vedo Bon-long, Dem-liqin, Ald-lin ma di Vin-zong nella squadra di D2 non c'è
traccia...
Due sono i casi:
1. I dati sono aggiornati all'anno scorso, che ho passato a sudare in
palestra (beh, si fa per dire)
2. Si vergognano

Segli pure l'ipotesi che preferisci.

Comunque ecco la prova che cercavi:
http://www.tennistavoloedintorni.it/index.php?option=com_content&task=view&id=224&Itemid=41
Post by Luigi Caselli
:-)
Luigi Caselli
P.S. Salutami Geremia, ho lavorato con lui alla Schering Plough e avrà
sicuramente un ricordo tragicomico di me essendo stato obbligato con la
forza a seguire alcuni miei corsi soporiferi sulla gestione della
manutenzione negli impianti farmaceutici.
Se riesco a svegliarlo te lo saluto senz'altro.
Tra l'altro e` tutta colpa sua se mi sono ritrovato tutto ad un tratto
scaccopongista!

A proposito: saremo mica un filo OT?
Vin-zong
Luigi Caselli
2010-02-18 20:12:26 UTC
Permalink
Post by Andrea Vinzoni
Tra l'altro e` tutta colpa sua se mi sono ritrovato tutto ad un tratto
scaccopongista!
Io invece dopo i 50 anni mi sono ritrovato pongoscacchista, ossia uno
scacchista il cui involucro ha ormai la consistenza del pongo visto i colpi
della strega e i dolori articolari vari che mi perseguitano dall'anno
scorso.
Vabbè può andare molto peggio, in fondo ho giocato un semilampo al Castello
d'Agogna in un giorno in cui non riuscivo quasi a muovermi dalla sedia, mi
veniva da ridere da solo per i miei impacci.
Comunque grazie ad una bella cura di cortisone, che Dio benedica fino
all'eternità il suo scopritore, ora mi muovo in modo accettabile.
Per riposarmi adesso gioco a ping pong solo di rovescio, al centro del
tavolo ad un centimetro dal bordo, cercando di bloccare il bloccabile e
minimizzando così i movimenti.
Post by Andrea Vinzoni
A proposito: saremo mica un filo OT?
Vin-zong
Siamo rientrati IT, quasi...

Luigi Caselli

Paolo Casaschi
2010-02-18 12:58:43 UTC
Permalink
Post by Graziano
Immagino non sia facile dare un consiglio in quanto studiarle tutte è
impossibile scegliere "le più diffuse" penso sia troppo generico e
personale, tuttavia se qualcuno se la sente di darmi qualche idea gliene
sono molto grato.
Come testo al momento ho il vecchissimo Porreca. Il Fritz penso possa essere
utile perchè col suo database di partite può aiutare a scegliere le partite
che "contengono" le varianti delle aperture che si sceglie di approfondire.
Mi chiedo se esiste qualche altro software o qualche altro testo che possa
valer la pena. Grazie, saluti.
G
Dipende dall'obbiettivo che vuoi raggiungere.
Io al momento sto leggendo questo libro:
http://www.gambitbooks.com/books/fco.html
"Fundamental Chess Opening"

In quasi 500 pagine ti racconta le basi di tutte le aperture, molto
discorsivo senza tabelle e tabelle di varianti... solo le linee
principali e i temi fondamentali di ciascuna apertura.

Se vuoi "studiare le aperture" per scopo puramente agonistico, non e'
il libro per te. Non approfondisce le linee e si ferma sempre molto
presto. Ti dice quali sono le continuazioni critiche ma non le
approfondisce nei dettagli, in altre parole ti di dice quali sono i
problemi ma non ti da tutte le risposte.

Invece e' molto godibile dal punto di vista "culturale" per saperne un
poco di tutte le aperture, anche (e soprattutto) quelle che non hai
mai giocato, sapere quali sono le varianti principali e come si e'
sviluppata la teoria nel tempo. Ti fa senz'altro capire meglio le
partite dei campioni in varianti altrimenti non familiari. E magari ti
fa venire voglia di approfondire una difesa che non avevi ancora
considerato, ma a quel punto o prendi un libro specifico o fai
qualcosa d'altro, l' FCO non basta.

Sul sito hanno un PDF con la prima meta' del capitolo sulla Slava,
prova a dargli una occhiata.

Paolo
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