Discussione:
Scacchi, competizioni a squadre, olimpiadi e CIO
(troppo vecchio per rispondere)
ilMusso
2022-08-12 11:42:53 UTC
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PREMESSO CHE:

ho scarso interesse per le competizioni a squadre, a qualsiasi
livello, negli scacchi (i motivi li ho gia’ espressi qualche anno
addietro sempre qui su IHS)

posso essere attirato da una competizione a squadre per Paesi
come le olimpiadi scacchistiche, pero’ quasi esclusivamente sotto
l’aspetto dell’incontro tra mondi diversi e sotto quello coreografico

il fatto che il passaggio da una federazione scacchistica a un’altra
possa avvenire con tanta facilita’ rende ancora piu’ basso il mio
interesse (a partire dal concetto di base) per le rappresentative
nazionali negli scacchi

trovo molto interessanti le statistiche basate sui risultati
scacchistici delle varie nazioni, ma solo quelle che riguardano
la somma dei singoli (quindi, non quelle che riguardano le
competizioni a squadre)

sono tra coloro che ritengono che gli scacchi non siano ne’ uno
sport ne’ una disciplina sportiva


VERIFICATO CHE:

un’olimpiade senza la presenza di squadre a cui per motivi
politici sia stato vietato di partecipare e’ per tutti un’olimpiade
non completa, e dal punto di vista dei risultati dei giocatori lo
e’ particolarmente quando a mancare sono Paesi di primissimo
livello

il Presidente del CIO, il tedesco Thomas Bach, ha proprio in
questi giorni dichiarato (nel corso di un’intervista pubblicata
ieri sul sito tedesco Bild.de con titolo “Schweigen zu Putin
ist auch eine Botschaft”) che questo non e’ il momento adatto
per cambiare raccomandazioni o atteggiamenti e che il CIO
continuera’ a raccomandare di mantenere le posizioni contro
gli atleti russi e bielorussi


VERIFICATO ANCHE:

da lungo tempo gli scacchisti desiderano che il loro gioco
venga riconosciuto dal CIO e inserito nei programmi olimpici
di tale comitato

gli scacchi non faranno parte dei Giochi Olimpici di Parigi del
2024 (l’unica novita’ sara’ l’inserimento della break dance, o
breaking, che dopo il debutto nel 2018 alle Olimpiadi giovanili
estive fara’ il proprio debutto olimpico vero e proprio)

negli ultimi giorni alcune testate giornalistiche specializzate
hanno dato la notizia che nove federazioni sportive internazionali
mai presenti alle Olimpiadi, o presenti in passato, sono state
invitate a presentare entro la fine di agosto la propria candidatura
per l’ammissione ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 2028, ma
nell’elenco non figura quella scacchistica


AGGIUNTO CHE:

al di la’ degli aspetti economici, e’ forse piu’ bello per uno
spettatore avere delle Olimpiadi scacchistiche ogni due anni,
e con tutti i riflettori puntati sulle stesse, che far parte dei
Giochi Olimpici


CHIEDO:

quanto senso c’e’, esattamente, nell’obbedire/aderire alle
raccomandazioni del CIO?
ilMusso
2022-08-13 21:18:23 UTC
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Post by ilMusso
(...)
quanto senso c’e’, esattamente, nell’obbedire/aderire alle
raccomandazioni del CIO?


Mi e' venuto in mente che in una delle sedute dell'Assemblea Generale
2022 della FIDE, recentemente tenutasi a Chennai, e' emersa una
questione in cui uno degli elementi di base e' proprio il CIO.

La questione riguarda i problemi che sorgono quando un Paese che chiede
di entrare nella FIDE come nuovo membro e’ riconosciuto dal CIO ma non
dall’ONU.

Ci sono stati vari interventi, tra cui quello con cui si e’ proposto di
cambiare la norma statutaria che prevede il riconoscimento sia
dell’ONU sia del CIO per il Paese che chiede l’affiliazione alla FIDE,
modificando in «riconoscimento dell’ONU o del CIO».

Uno degli interventi e’ stato di Makropoulos. Questi ha detto che nei
suoi decenni di permanenza nella FIDE ha sempre visto trascinarsi
questo problema, e ha aggiunto che egli personalmente e’ del parere
di seguire il CIO. Ha poi detto che un indomani potra’ crearsi, per
esempio, una situazione di conflitto tra la federazione scacchistica di
un Paese riconosciuto dall’ONU e la federazione scacchistica di un
Paese riconosciuto dal CIO. E allora la FIDE avra’ dei problemi. Per cui,
ha concluso, bisogna che la FIDE decida se dare priorita’ al CIO o
all’ONU.

Il presidente Dvorkovich ha proposto di chiedere un parere legale
scritto alla FIDE Constitutional Commission, e sulla base di questo
far poi decidere al FIDE Council nel prossimo meeting (che si terra’
entro qualche mese al massimo, NdR). Ha specificato che la decisione
del Consiglio sara’ subito resa valida, in attesa della conferma da
parte della prossima Assemblea Generale (la prossima si terra’ tra
due anni, NdR). La risoluzione e’ stata approvata dalla quasi totalita’
dei votanti.

Ho riportato quanto sopra per sottolineare l’importanza data fino a qui
dalla FIDE al CIO.

All’orizzonte pero’ si sta profilando anche un altro problema per la
federazione scacchistica mondiale.

E’ notizia di ieri, infatti, che il Ministro dello Sport della Federazione
Russa ha dichiarato che con il suo Ministero egli intende organizzare,
unitamente alla Cina, il match mondiale tra Ian Nepomniachtchi e
Ding Liren (https://archive.ph/Jbofi ).

Come si destreggera’ il russo Dvorkovich?
ilMusso
2022-08-15 08:42:38 UTC
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Post by ilMusso
da lungo tempo gli scacchisti desiderano che il loro gioco
venga riconosciuto dal CIO e inserito nei programmi olimpici
di tale comitato
gli scacchi non faranno parte dei Giochi Olimpici di Parigi del
2024 (l’unica novita’ sara’ l’inserimento della break dance, o
breaking, che dopo il debutto nel 2018 alle Olimpiadi giovanili
estive fara’ il proprio debutto olimpico vero e proprio)
negli ultimi giorni alcune testate giornalistiche specializzate
hanno dato la notizia che nove federazioni sportive internazionali
mai presenti alle Olimpiadi, o presenti in passato, sono state
invitate a presentare entro la fine di agosto la propria candidatura
per l’ammissione ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 2028, ma
nell’elenco non figura quella scacchistica
Ho scoperto che nel corso di in un'intervista rilasciata in lingua
russa a Evgeny Pakhomov, pubblicata il 9 agosto scorso sul sito
della TASS con titolo "Аркадий Дворкович: рассчитывал на
победу на выборах главы FIDE, но не с таким отрывом", il
Presidente della FIDE, Arkady Dvorkovich, ha parlato del CIO e
delle possibilita' che gli scacchi abbiano un futuro olimpico.

Dalle sue parole possiamo verificare che la situazione e' proprio
quella che avevo descritto.

Rispondendo a una domanda dell'intervistatore, Dvorkovich ha
detto che l'argomento "scacchi ai Giochi Olimpici" e' di lunga
data e che ci sono stati diversi tentativi di includere gli scacchi
tra gli sport olimpici.

Ha aggiunto che "siamo riconosciuti dal CIO ma non partecipiamo
al programma olimpico, anche se partecipiamo ogni volta al
processo di scelta di nuovi sport olimpici" e che "la posizione
dell'attuale leadership del comitato olimpico internazionale e' che
i giochi mentali sono una categoria separata".

Ha poi precisato che "allo stesso tempo, molto dipende dal Paese
che ospita i Giochi, dal momento che viene stilato di volta in volta
un breve elenco di giochi che possono essere interessanti ai fini
dell'inclusione nel programma della competizione".

In merito a tale ultimo punto, il Presidente della FIDE ha dichiarato
che ci sono state discussioni con Francia e Stati Uniti (presumo
che il riferimento sia ai Giochi Olimpici del 2024 a Parigi e a quelli
del 2028 a Los Angeles) ma tali Paesi avevano altre priorita'.

Dvorkovich ha anche dichiarato che la FIDE sta muovendosi - e si
trova a buon punto - per l'inclusione degli scacchi nei cosiddetti
Giochi Olimpici virtuali, specificando che "non ci sono molti sport
li', e gli scacchi sono considerati uno dei candidati per l'inclusione
in tali Giochi".
ilMusso
2022-08-19 07:35:23 UTC
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Richard McLaren e’ un personaggio di prestigio nell’ambiente
sportivo internazionale poiche’ e’ colui che nel 2016 firmo’ e
presento’ alla WADA il rapporto (che porta il suo nome) in cui
veniva denunciato un sistematico “doping di Stato” nello sport
russo nel periodo 2011-2015.

McLaren e’ stato autore negli anni di tante altre considerevoli
indagini nel campo del doping, ma quella di cui sopra e’ di certo
la piu’ conosciuta in quanto ha coinvolto piu’ di mille atleti di
varie discipline sportive e in quanto ha portato, oltre a molte
squalifiche individuali, a un ban per la Russia dalle competizioni
sportive internazionali.

Va ricordato che in quella circostanza, nelle conclusioni del
rapporto, egli anziche’ accanirsi contro gli atleti aveva cercato
di focalizzare l’attenzione sugli apparati dirigenziali (alla
maniera del nostro Sandro Donati, autentica icona in Italia e
nel mondo nel settore della lotta al doping).

Perche’ sto parlando di questa persona?

Ne parlo perche’ il 14 agosto scorso sul sito tedesco
sportschau.de e’ stato pubblicato un bell’articolo in cui sono
riportate alcune sue dichiarazioni sui provvedimenti presi a
febbraio dal CIO nei confronti della Russia e della Bielorussia.

Il pezzo, il cui titolo tradotto e’ “Russia e Bielorussia sperano
in un ritorno nello sport mondiale”, risulta degno di nota anche
per il fatto che una delle due persone che lo hanno scritto e’
Hajo Seppelt, un giornalista tedesco molto apprezzato per le
sue inchieste sul doping (Seppelt, tra l’altro, e’ figlio di uno
scacchista che per vent’anni fu Presidente dell’Associazione
scacchistica di Berlino).

Intervistato sulle suddette decisioni del CIO, McLaren ha
dichiarato che il modo in cui gli atleti vengono trattati non e’
giusto dato che non sono responsabili del conflitto in corso
la tra Russia e l’Ucraina.

Nell’articolo viene pure evidenziato che a fronte del trattamento
riservato agli atleti si hanno funzionari sportivi che occupano
tranquillamente posizioni di rilievo in ambito internazionale ma
che non vengono toccati nonostante i legami col governo russo.

In tale contesto vengono nominati Arkady Dvorkovich e Umar
Kremlev, Presidenti rispettivamente della FIDE e dell’IBA (boxe),
entrambi rieletti di recente, nonche’ la famosa ex campionessa
di salto con l’asta Yelena Isinbayeva, che continua a far parte
del CIO (e’ membro di piu’ commissioni, NdR) sebbene sia
notoriamente una fervidissima sostenitrice di Putin.
ilMusso
2022-10-31 15:35:28 UTC
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L’altro ieri sul profilo Instagram del CIO e’ stato pubblicato un
video di 90” intitolato “The evolution of the women’s gymnastics
floor exercise at the Olympics”.
https://www.instagram.com/p/CkTCAGmPhnY/

E’ stato da piu’ parti fatto notare che nel video non compare
alcuna delle varie ginnaste russe e sovietiche che hanno fatto la
storia di questo sport, mentre compare una ginnasta ucraina con
un prestigio di gran lunga inferiore.

E’ stato anche fatto notare che non e’ stata presa in considerazione
nemmeno la fuoriclasse statunitense Simone Biles, di colore, benche’
sia la la ginnasta piu’ decorata della storia.

Che senso ha?

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