ilMusso
2022-07-09 18:36:55 UTC
Non contento della sparata fatta in qualita’ di spettatore quindici
giorni fa su YouTube durante uno dei giorni di riposo del Torneo dei
Candidati, il “pensionato” Vladimir Kramnik ne ha poi fatta un’altra!
Andiamo con ordine.
Il 24 giugno scorso, durante un free day tra il 6° e il 7° turno del
Torneo dei Candidati, Vladimiro, intervistato sul canale YouTube
russo “Levitov Channel”, se n’e’ uscito criticando a piu’ riprese
(riassumo) il livello di gioco del Torneo dei Candidati, sottolineando
in particolare l’alto numero - secondo lui - di errori poco spiegabili
commessi dai giocatori partecipanti al torneo.
La cosa non ha avuto una grande eco, ma e’ stata comunque
discussa brevemente tre giorni dopo dai due conduttori Judit Polgar
(che ha introdotto l’argomento) e Jan Gustafsson nel corso della
loro diretta del 9° turno del citato torneo sul canale YouTube di
Chess24. Potete trovare il passaggio a partire da 1:08:03 del video
del turno in questione. Entrambi i conduttori non si sono espressi
granche’ favorevolmente circa le dichiarazioni di Kramnik (Judit
ci ha piu’ che altro riso un bel po’ sopra, Jan invece ha fornito varie
interessanti considerazioni), e l’impressione e’ stata che Vlad,
sebbene abbia soltanto 47 anni, venga ormai considerato (a
differenza di altri, come ad esempio il cinquantaduenne Anand,
peraltro non ancora ritiratosi) alla stregua dei classici pensionati
in eta’ che trovano sempre da ridire perche’ ai loro tempi le cose
andavano meglio!
Proseguiamo.
Lo scorso 2 luglio Kramnik ha poi partecipato (grazie a un invito
particolare) a un torneo rapid on line su Chess.com, nel quale si e’
classificato 12° su 46 giocatori realizzando 5 punti su 9 turni.
Per la cronaca, l’evento e’ stato vinto dal GM statunitense Sam
Sevian, con 7½ punti, davanti al GM russo Vladimir Fedoseev e al GM
russo Dmitry Andreikin, entrambi con 6½ punti.
Al termine del torneo, il giorno 2 stesso o il giorno seguente,
Vlad, probabilmente irritato dall’aver incassato solo mezzo
punti nei quattro turni conclusivi, ha postato un lungo scritto
dal tono lamentoso sulla pagina del suo profilo sulla citata
piattaforma.
Lo score di Kramnik nei turni finali e’ stato il seguente: sconfitta
al 6° turno con il trentaduenne GM russo Dmitry Andreikin (*), sopra
gia’ menzionato; patta al 7° turno con il ventenne GM uzbeko
Shamsiddin Vokhidov; sconfitta all’8° turno con il quindicenne GM
statunitense Christopher Woojin Yoo; sconfitta al 9° turno con il
diciassettenne GM tedesco Vincent Keymer.
(* Andreikin - il cui nickname nel torneo era “FairChess_on_Yo…” –
e’ stato specificamente tirato in ballo da Kramnik in un passaggio
del suo post)
A dare al nostro la mazzata psicologica finale dev’essere stata
– stando a quello che si trova in rete – la sconfitta per il tempo,
in posizione vinta, all’ultimo turno contro Keymer.
Detto en passant, Vincent Keymer e’ un giovane allenato da anni da
Peter Leko (*) e noto alla comunita’ scacchistica internazionale per
il proprio talento, per la vittoria nel 2018 nella sezione A del
Grenke Chess Open - concomitante con il Grenke Chess Classic –
e per la sua bella partita a 14 anni di eta’ contro Carlsen al Grenke
Chess Classic del 2019, partita che Magnus riusci’ ad aggiudicarsi
dopo 81 mosse soltanto grazie alla sua enorme classe, alla sua
perseveranza e alla sua esperienza.
(* lo stesso Leko che - i cerchi della vita… - invece non si lamento’
quando nel 2004 perse, e proprio contro Kramnik!, la finale del
Campionato del mondo pur avendo pareggiato il match per 7 a 7,
dato che c’era l’assurda regola che in caso di parita’ finale il titolo
rimaneva al campione in carica)
Tornando a quanto sopra, c’e’ da dire che anche vincendo la
partita con Keymer all’ultimo turno Kramnik non sarebbe andato
a premio, ma l’aver perso in posizione vinta gli deve appunto
aver dato una sorta di colpo da KO.
E cosi’ Vladimiro non ha trovato di meglio che postare uno scritto di
quasi 400 parole – che riporto integralmente in fondo a questo mio
post - per dire che la sua partecipazione e’ stata la prima e l’ultima,
e soprattutto per dire (riassumo, semplificando) di essere rimasto
molto deluso dall’atteggiamento speculativo dal parte dei giovani…
pur ammettendo che non c’e’ stato l’infrangimento di alcuna regola!
Per quanto mi riguarda, il senso delle sue parole nei passaggi chiave
sta nei pressi dello zero. Mi dispiace ma io non trovo davvero alcun
senso nel lamentarsi di chi e’ stato alle regole. E comunque, parlando
in generale, sono sempre stato dell’idea che quando le regole di un
qualcosa non ti piacciono, beh, allora o eviti di partecipare a quel
qualcosa oppure quelle regole le metti in discussione prima.
Personalmente ritengo che per qualche motivo Kramnik sia stato a
lungo abbastanza sopravvalutato; gli riconosco di essere stato un
giocatore coi fiocchi, ma ho sempre pensato che gli sia stata sovente
attribuita una complessiva forza di gioco superiore a quella che egli
effettivamente aveva (anche nei suoi anni d’oro).
Dal punto di vista della persona non ho granche’ da ridire, pero’
non mi piacque molto il suo comportamento nei confronti di Ian
Nepomniachtchi al termine dell’ultimo turno del Campionato russo
del 2013. In quella circostanza, dopo aver perso col suddetto (che
all’epoca aveva 94 punti elo meno di lui), rimanendo fuori dai giochi
per il titolo e fuori dal podio, Vladimiro si lamento’ nelle interviste
di fine gara su qualcosa riguardante Ian, deconcentrando non poco
il medesimo. Se ricordo bene – vado a memoria - si lamento’ delle
smorfie del rivale durante il gioco. Le smorfie di Nepo sono innocue
e sono note in tutto il mondo, e innocue e note erano gia’ nel 2013.
Ma, se e’ per questo, vogliamo allora parlare delle smorfie, per
esempio, di Kasparov? Eddai. Ma il frignone Vladimiro a fine partita,
dopo aver perso, si lamento’ pubblicamente davanti ai microfoni. E
cosi’, poco dopo, un visibilmente scosso Nepo perse in fretta – senza
pero’ frignare (lui) - nel tiebreak rapid che assegnava il titolo, giocato
contro Svidler (Ian e Peter avevano concluso in testa alla pari i
nove turni di gioco a cadenza standard).
-
[““I would like to thank chess.com for organising this set of
tournaments and giving me a chance to play in one of the
events. Unfortunately, I have decided to participate only twice,
yestarday was my first and last time playing it. Was unpleasantly
surprised by the general attitude (fortunately not every player
follows it yet) to flagg the opponents in dead drawish or
dead lost position. I understand that rules( no incriment) allows
it but in my old-fashioned opinion there are moral values which
should be even more important as official ones and such
concepts as respect towards chess, your opponent and dignity
is even more valuable. Ironically, one of the opponents who
cinically flagged me having rook against knight and pawn had
a nick "Fairplay (something)" To avoid missunderstanding,
I enjoyed playing chess a bit after a long break and in any case
couldn't participate in the final on Sunday because must be
traveling this day. Just feeling uneasy realising that the world
of chess have changed significantly and what was supposed
to be shameful and dirty play becoming a "new normal". No
doubt with such "easy" attitude cheating will also become
morally accepted, just a matter of time. To my conservative
standard ,being a strong grandmaster, flagging in rapid chess
is unacceptable in general, and doing it against a veteran who
is twice older than you and former world champion is just
unthinkable and shameful. I suspect new generation has
new moral and cultural codes but I would still stay with mine
and out of principle refrain from taking part in what I consider
a moral and cultural degradation show.This no incriment set
of tournaments on chess.com shows clearly to my regret
that nowadays the only way to keep chess a "gentleman game"
is to force players being gentleman by adding increment,
having very strict anticheating measures, etc. As to me, would
rather play incognito friendly online matches with players who
has similar values, in case I feel like playing a bit of chess,
because taking part in the tournament where many players
violate basic fair play rules is quite depressing for me. I have
known better times with very different unwritten moral
standards, when such things were simply unacceptable, and
not going to adopt to those decadent new "normalities".””]
giorni fa su YouTube durante uno dei giorni di riposo del Torneo dei
Candidati, il “pensionato” Vladimir Kramnik ne ha poi fatta un’altra!
Andiamo con ordine.
Il 24 giugno scorso, durante un free day tra il 6° e il 7° turno del
Torneo dei Candidati, Vladimiro, intervistato sul canale YouTube
russo “Levitov Channel”, se n’e’ uscito criticando a piu’ riprese
(riassumo) il livello di gioco del Torneo dei Candidati, sottolineando
in particolare l’alto numero - secondo lui - di errori poco spiegabili
commessi dai giocatori partecipanti al torneo.
La cosa non ha avuto una grande eco, ma e’ stata comunque
discussa brevemente tre giorni dopo dai due conduttori Judit Polgar
(che ha introdotto l’argomento) e Jan Gustafsson nel corso della
loro diretta del 9° turno del citato torneo sul canale YouTube di
Chess24. Potete trovare il passaggio a partire da 1:08:03 del video
del turno in questione. Entrambi i conduttori non si sono espressi
granche’ favorevolmente circa le dichiarazioni di Kramnik (Judit
ci ha piu’ che altro riso un bel po’ sopra, Jan invece ha fornito varie
interessanti considerazioni), e l’impressione e’ stata che Vlad,
sebbene abbia soltanto 47 anni, venga ormai considerato (a
differenza di altri, come ad esempio il cinquantaduenne Anand,
peraltro non ancora ritiratosi) alla stregua dei classici pensionati
in eta’ che trovano sempre da ridire perche’ ai loro tempi le cose
andavano meglio!
Proseguiamo.
Lo scorso 2 luglio Kramnik ha poi partecipato (grazie a un invito
particolare) a un torneo rapid on line su Chess.com, nel quale si e’
classificato 12° su 46 giocatori realizzando 5 punti su 9 turni.
Per la cronaca, l’evento e’ stato vinto dal GM statunitense Sam
Sevian, con 7½ punti, davanti al GM russo Vladimir Fedoseev e al GM
russo Dmitry Andreikin, entrambi con 6½ punti.
Al termine del torneo, il giorno 2 stesso o il giorno seguente,
Vlad, probabilmente irritato dall’aver incassato solo mezzo
punti nei quattro turni conclusivi, ha postato un lungo scritto
dal tono lamentoso sulla pagina del suo profilo sulla citata
piattaforma.
Lo score di Kramnik nei turni finali e’ stato il seguente: sconfitta
al 6° turno con il trentaduenne GM russo Dmitry Andreikin (*), sopra
gia’ menzionato; patta al 7° turno con il ventenne GM uzbeko
Shamsiddin Vokhidov; sconfitta all’8° turno con il quindicenne GM
statunitense Christopher Woojin Yoo; sconfitta al 9° turno con il
diciassettenne GM tedesco Vincent Keymer.
(* Andreikin - il cui nickname nel torneo era “FairChess_on_Yo…” –
e’ stato specificamente tirato in ballo da Kramnik in un passaggio
del suo post)
A dare al nostro la mazzata psicologica finale dev’essere stata
– stando a quello che si trova in rete – la sconfitta per il tempo,
in posizione vinta, all’ultimo turno contro Keymer.
Detto en passant, Vincent Keymer e’ un giovane allenato da anni da
Peter Leko (*) e noto alla comunita’ scacchistica internazionale per
il proprio talento, per la vittoria nel 2018 nella sezione A del
Grenke Chess Open - concomitante con il Grenke Chess Classic –
e per la sua bella partita a 14 anni di eta’ contro Carlsen al Grenke
Chess Classic del 2019, partita che Magnus riusci’ ad aggiudicarsi
dopo 81 mosse soltanto grazie alla sua enorme classe, alla sua
perseveranza e alla sua esperienza.
(* lo stesso Leko che - i cerchi della vita… - invece non si lamento’
quando nel 2004 perse, e proprio contro Kramnik!, la finale del
Campionato del mondo pur avendo pareggiato il match per 7 a 7,
dato che c’era l’assurda regola che in caso di parita’ finale il titolo
rimaneva al campione in carica)
Tornando a quanto sopra, c’e’ da dire che anche vincendo la
partita con Keymer all’ultimo turno Kramnik non sarebbe andato
a premio, ma l’aver perso in posizione vinta gli deve appunto
aver dato una sorta di colpo da KO.
E cosi’ Vladimiro non ha trovato di meglio che postare uno scritto di
quasi 400 parole – che riporto integralmente in fondo a questo mio
post - per dire che la sua partecipazione e’ stata la prima e l’ultima,
e soprattutto per dire (riassumo, semplificando) di essere rimasto
molto deluso dall’atteggiamento speculativo dal parte dei giovani…
pur ammettendo che non c’e’ stato l’infrangimento di alcuna regola!
Per quanto mi riguarda, il senso delle sue parole nei passaggi chiave
sta nei pressi dello zero. Mi dispiace ma io non trovo davvero alcun
senso nel lamentarsi di chi e’ stato alle regole. E comunque, parlando
in generale, sono sempre stato dell’idea che quando le regole di un
qualcosa non ti piacciono, beh, allora o eviti di partecipare a quel
qualcosa oppure quelle regole le metti in discussione prima.
Personalmente ritengo che per qualche motivo Kramnik sia stato a
lungo abbastanza sopravvalutato; gli riconosco di essere stato un
giocatore coi fiocchi, ma ho sempre pensato che gli sia stata sovente
attribuita una complessiva forza di gioco superiore a quella che egli
effettivamente aveva (anche nei suoi anni d’oro).
Dal punto di vista della persona non ho granche’ da ridire, pero’
non mi piacque molto il suo comportamento nei confronti di Ian
Nepomniachtchi al termine dell’ultimo turno del Campionato russo
del 2013. In quella circostanza, dopo aver perso col suddetto (che
all’epoca aveva 94 punti elo meno di lui), rimanendo fuori dai giochi
per il titolo e fuori dal podio, Vladimiro si lamento’ nelle interviste
di fine gara su qualcosa riguardante Ian, deconcentrando non poco
il medesimo. Se ricordo bene – vado a memoria - si lamento’ delle
smorfie del rivale durante il gioco. Le smorfie di Nepo sono innocue
e sono note in tutto il mondo, e innocue e note erano gia’ nel 2013.
Ma, se e’ per questo, vogliamo allora parlare delle smorfie, per
esempio, di Kasparov? Eddai. Ma il frignone Vladimiro a fine partita,
dopo aver perso, si lamento’ pubblicamente davanti ai microfoni. E
cosi’, poco dopo, un visibilmente scosso Nepo perse in fretta – senza
pero’ frignare (lui) - nel tiebreak rapid che assegnava il titolo, giocato
contro Svidler (Ian e Peter avevano concluso in testa alla pari i
nove turni di gioco a cadenza standard).
-
[““I would like to thank chess.com for organising this set of
tournaments and giving me a chance to play in one of the
events. Unfortunately, I have decided to participate only twice,
yestarday was my first and last time playing it. Was unpleasantly
surprised by the general attitude (fortunately not every player
follows it yet) to flagg the opponents in dead drawish or
dead lost position. I understand that rules( no incriment) allows
it but in my old-fashioned opinion there are moral values which
should be even more important as official ones and such
concepts as respect towards chess, your opponent and dignity
is even more valuable. Ironically, one of the opponents who
cinically flagged me having rook against knight and pawn had
a nick "Fairplay (something)" To avoid missunderstanding,
I enjoyed playing chess a bit after a long break and in any case
couldn't participate in the final on Sunday because must be
traveling this day. Just feeling uneasy realising that the world
of chess have changed significantly and what was supposed
to be shameful and dirty play becoming a "new normal". No
doubt with such "easy" attitude cheating will also become
morally accepted, just a matter of time. To my conservative
standard ,being a strong grandmaster, flagging in rapid chess
is unacceptable in general, and doing it against a veteran who
is twice older than you and former world champion is just
unthinkable and shameful. I suspect new generation has
new moral and cultural codes but I would still stay with mine
and out of principle refrain from taking part in what I consider
a moral and cultural degradation show.This no incriment set
of tournaments on chess.com shows clearly to my regret
that nowadays the only way to keep chess a "gentleman game"
is to force players being gentleman by adding increment,
having very strict anticheating measures, etc. As to me, would
rather play incognito friendly online matches with players who
has similar values, in case I feel like playing a bit of chess,
because taking part in the tournament where many players
violate basic fair play rules is quite depressing for me. I have
known better times with very different unwritten moral
standards, when such things were simply unacceptable, and
not going to adopt to those decadent new "normalities".””]