Ciccio
2008-04-21 22:14:09 UTC
Un mio amico scacchista, non faccio nomi, ha 26 anni, è una Seconda
Nazionale. Ieri tornando dal torneo di Bisceglie (nota: ho fatto 5 punti su
8, sto migliorando) mi racconta che passa le sue giornate a studiare
scacchi. Ha letto che il massimo rendimento scacchistico si ottiene tra i 20
e i 45 anni. Quindi vuole studiare scacchi fino a 45 anni. Gli dico "scusa
ma gli scacchi non sono un lavoro, come campi?" Risposta: "voglio vivere di
scacchi". Gli faccio notare che gli scacchi non pagano, si dovrebbe trovare
un lavoro. Niente da fare. Lui insegue il suo sogno di diventare un forte
giocatore e "vivere" di scacchi. Come faccio a farlo rinsavire e a fargli
capire che dovrebbe prendere meno seriamente questo meraviglioso gioco? E
soprattutto trovarsi un lavoro?
Io i tornei di scacchi li vivo solo come un modo per riempire le mie noiose
domeniche. Non penso di essere io sbagliato. Ogni opinione è ben accetta.
Nazionale. Ieri tornando dal torneo di Bisceglie (nota: ho fatto 5 punti su
8, sto migliorando) mi racconta che passa le sue giornate a studiare
scacchi. Ha letto che il massimo rendimento scacchistico si ottiene tra i 20
e i 45 anni. Quindi vuole studiare scacchi fino a 45 anni. Gli dico "scusa
ma gli scacchi non sono un lavoro, come campi?" Risposta: "voglio vivere di
scacchi". Gli faccio notare che gli scacchi non pagano, si dovrebbe trovare
un lavoro. Niente da fare. Lui insegue il suo sogno di diventare un forte
giocatore e "vivere" di scacchi. Come faccio a farlo rinsavire e a fargli
capire che dovrebbe prendere meno seriamente questo meraviglioso gioco? E
soprattutto trovarsi un lavoro?
Io i tornei di scacchi li vivo solo come un modo per riempire le mie noiose
domeniche. Non penso di essere io sbagliato. Ogni opinione è ben accetta.